Orixá

Fedele alla sua matrice afro-brasiliana la BTE utilizza la forza archetipica degli Orixàs, manifestazioni di Dio nell’Universo. (P.L.Lattuada, Biotransenergetica, 2012, ITI ed.)
La BTE non si identifica con lo sciamanesimo, né con le sue pratiche, ma dalla tradizione originaria attinge, attraverso un dialogo partecipativo, all’esperienza del viaggio, alla conoscenza degli strumenti e alla consapevolezza del limite.
Nelle varie tradizioni, lo sciamano è colui che padroneggia i propri stati di coscienza ed entra in stati così detti non ordinari della coscienza stessa, grazie ai quali, prende contatto col mondo spirituale dove attinge le informazioni utili all’evoluzione o alla guarigione. Padroneggiare implica, oltre alla possibilità di spingersi oltre la mente e avere accesso alle visioni, la capacità di tornare indietro e muoversi più consapevolmente negli stati di coscienza considerati ordinari.
La BTE ha portato avanti una strada autonoma fondata sulla consapevolezza che ogni forza della natura muove in noi, determinando le nostre caratteristiche personali.
Il nostro posto nel mondo è interconnesso alle forze della natura e, attraverso le sue intrinseche metafore e caratteristiche, attiva la possibilità di entrare in un percorso che ci permette di osservare la nostra natura profonda nelle varie possibilità espresse dalle forze. Attiva così le nostre caratteristiche personali ad entrare in un processo di cambiamento attraverso i vari spostamenti di prospettiva, così da allargare il nostro mondo, racchiuso nella storia personale, alle esperienze interiori che portano oltre il limite conosciuto.
Il modo in cui l’uomo potrà conoscere non solo i suoi sentimenti psicologici, ma anche la sua interiorità spirituale, utilizza il simbolo.
Il linguaggio simbolico permetterà di superare i confini di ciò che è definito dalla mente duale della ragione per immettere nella nostra conoscenza il trascendente e l’infinito.
In BTE le forze della natura e le loro specifiche vibrazioni sono individuate negli Orixà o forze archetipiche transpersonali. Gli Orixà hanno una forte componente psicologica che descrive specifiche qualità e specifici tratti psicologici. In terapia la metodologia clinica favorirà la trasformazione della coscienza attraverso la capacità di restare in contatto con il flusso delle forze elementali della natura, archetipi della nostra coscienza, riconoscerne le qualità ed armonizzarsi con esse. In BTE le diverse forze esprimono qualità spirituali che possono venire risvegliate nell’individuo quando questi impara ad entrare in transe ed incorporare tali emanazioni. Per incorporazione si intende quel processo che ci permette di entrare con tutto il nostro sé nel transe di un Orixà, attraverso l’esperienza unitaria del corpo mente. Affinché questo si realizzi si deve produrre una modificazione globale del sistema, cioè si deve realizzare un processo di contatto e di transe tale da avviare il processo di trasformazione della nostra coscienza.
Oltre gli Orixà altre forze, non direttamente archetipi della natura, si sono evidenziate nel corso dell’evoluzione. Si tratta degli Eguns: vibrazioni connesse esclusivamente a caratteristiche umane. Si tratta di principi unificanti come la saggezza (preto velho) o il principio del nobile e giusto (caboclos) o delle vibrazioni di purezza e genuinità dei bambini (criancàs).
Incorporare l’archetipo significa quindi riunificare la nostra essenza spirituale con le sue manifestazioni in un’esperienza di contatto che ci riconnette al flusso delle forze elementali con le loro qualità e le risorse personali mantenute latenti in ognuno di noi.
Attraversando l’archetipo e padroneggiandone il transe avremo modo di cogliere il senso della nostra esistenza, e, abbandonandoci a questa, avremo la possibilità di riconnetterci al nostro sé e alla sua essenza transpersonale.
Commenti recenti